Archivio mensile Marzo 14, 2018

DiTrie

Frigorifero No Frost non raffredda il vano Frigo

Se hai il freezer che funziona bene e il vano del frigorifero è caldo o fa poco freddo, molto probabilmente si è formato del ghiaccio in eccesso dentro al freezer.

Tu non puoi vederlo, perché rimane nascosto dietro un pannello, però questo blocco di ghiaccio impedisce alla ventola di mandare aria fredda nel reparto del frigorifero.
Può succedere anche che il frigo funziona ma la ventola fà rumore perché sbatte contro il ghiaccio.

Il ghiaccio si può formare, se le porte non chiudono bene. Le guarnizioni devono appiccicarsi e fare attrito, se noti che non toccano bene allora prova a scaldarla con un phon e a tirarla leggermente per dilatarla.
Per vedere la battuta apri lo sportello del frigo, in questo modo avrai la visuale dall’alto della guarnizione del freezer (questo per i combinati, se no è l’incontrario), poi controlla anche i lati e sotto.
Se presenta imperfezioni, è rotta o tagliata, va sostituita.

Se le guarnizioni sono perfette, si potrebbe essere formato del ghiaccio, anche se per errore dimentichi lo sportello del freezer aperto o lo apri troppo spesso, entrando più aria calda nel freezer, si formerà del ghiaccio in eccesso, che le resistenze non faranno in tempo a sciogliere.

In questo caso sarà sufficiente spegnere il frigorifero per almeno 24 ore e aspettare che si sciolga tutto.

Una volta riavviato tornerà a funzionare come prima.

Stacca la spina e lascia le porte aperte.
Metti degli stracci sia dentro al freezer che dietro, dove alloggia la vaschetta che raccoglie l’acqua, perché potrebbe riempirsi tutta e straripare, nel caso, togli l’acqua con una spugna e asciuga bene.
Questa è la prima prova da fare quando si ha un problema di questo tipo, se dopo qualche tempo il difetto si ripresenta, vuol dire che il problema è un’altro.
In questo caso contatta il centro assistenza Trie più vicino a Te.

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Mediaset, in arrivo il nuovo canale con film e serie TV sul Digitale Terrestre

Mediaset è in procinto di lanciare un nuovo canale per il Digitale Terrestre che sostituirà l’attuale Rete Capri andando a occupare la numerazione LCN 20.
La prima conferma “ufficiosa” arriva dal listino Publitalia già disponibile per i mesi di aprile e maggio 2018, in cui possiamo conoscere le caratteristiche del nuovo canale. Nella progressione numerica sarà il primo dei canali tematici, e si chiamerà proprio 20, con il logo che marcherà la numerazione LCN.

Mediaset 20 trasmetterà contenuti principalmente rivolti al pubblico femminile durante le ore della giornata, mentre la sera si baserà prevalentemente sui gusti maschili attingendo in ogni caso dai cataloghi di Universal e Warner. Il tutto rivolgendosi soprattutto ad utenti giovani, fra i 25 e i 54 anni d’età, con contenuti freschi e non troppo pesanti. L’obiettivo di Mediaset è di raggiungere l’1,5% di share puntando su contenuti verticali e una programmazione ben definita.

L’idea dei vertici di Mediaset è di portare sul canale gratuito le offerte che in precedenza sono state proposte in esclusiva su Premium, come Joi, Premium Stories, Premium Action e Premium Crime. Con Venti potrebbe invece sparire Italia 2, proprio perché diventerebbero due canali fin troppo simili. Se così fosse Italia 2 sarebbe il primo canale Mediaset eliminato dall’offerta DTT della società, e pare che la cessazione della sua attività sarà a favore di un fornitore di contenuti di terze parti.

Stando alla pubblicazione su Publitalia il canale dovrebbe essere lanciato domenica 8 aprile, ma ci aspettiamo la comunicazione ufficiale della società per placare ogni dubbio sull’argomento.

Fonte articolo “hardware upgrade”

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TV Digitale terrestre

Dal dicembre 2003 è iniziata l’era della televisione digitale terrestre; la transizione dalla Tv analogica ha coinvolto progressivamente tutte le Regioni italiane e il processo è stato completato a luglio 2002.

Per televisione digitale terrestre, spesso indicata dal relativo standard di trasmissione con la sigla DVB-T, acronimo dell’inglese Digital Video Broadcasting – Terrestrial, si intende la trasmissione in digitale del segnale televisivo terrestre.

I principali vantaggi dello standard DVB-T per la tv digitale terrestre rispetto alla tv analogica terrestre sono:

  • Aumento del numero di canali disponibili: con l’analogico una frequenza può trasportare un solo programma; con la tecnica digitale, invece, ogni frequenza è in grado di trasportare da quattro fino a circa sette/otto programmi televisivi in formato SD (Standard Definition);
  • migliore qualità delle immagini: la tecnica digitale è meno soggetta a disturbi di trasmissione;
  • interattività: possibilità di interagire con i programmi ricorrendo solo all’utilizzo del telecomando senza ricorrere a telefoni e/o sms;
  • minore inquinamento elettromagnetico: la tv digitale richiede una potenza di trasmissione inferiore a quella analogica.

Il nuovo standard DVB-T2 , rispetto al precedente standard DVB-T, consente una maggiore flessibilità ed un aumento nell’efficienza (numero di programmi televisivi trasportati su un singolo multiplex) stimata fino ad oltre il 50%.

Il D.l. 2 marzo 2012, n. 16, coordinato con la legge di conversione n 44/2012, prevede che, a partire dal 1º luglio 2015, gli apparecchi predisposti per ricevere servizi radiotelevisivi venduti ai consumatori sul territorio nazionale integrino un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi in tecnologia DVB-T2 con codifica MPEG-4 o successive evoluzioni approvate nell’ambito dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU).

La disciplina relativa al passaggio dalla trasmissione analogica a quella digitale terrestre è stata dettata nella legge n. 66 del 2001.

L’Autorità ha disciplinato la fornitura di servizi di media audiovisivi in tecnica digitale terreste con la delibera n. 353/11/CONS.

La numerazione automatica dei canali (LCN) è soggetta ad una apposita disciplina ai sensi 32, comma 2, del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici che prevede l’adozione di un apposito piano da parte dell’Autorità e l’assegnazione delle numerazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Sul Piano LCN approvato dall’Autorità sono in corso dei contenziosi. Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina “Contenziosi LCN“.

Fonte articolo agcom

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Garanzia legale sui beni di consumo

Ecco i diritti del consumatore:
1. Che cos’è la garanzia legale
La garanzia legale di conformità è prevista dal Codice del Consumo (articoli 128 e ss. ) e tutela il consumatore in caso acquisto di prodotti difettosi, che funzionano male o non rispondono all’uso dichiarato dal venditore o al quale quel bene è generalmente destinato.

2. Nei confronti di chi può essere fatta valere
Il consumatore può far valere i propri diritti in materia di garanzia legale di conformità rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore.

3. Contenuto della garanzia legale
In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del bene difettoso da parte del venditore, senza addebito di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.

4. Durata della garanzia legale
La garanzia legale dura due anni dalla consegna del bene e deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi dalla scoperta del difetto: occorre quindi conservare sempre la prova di acquisto (ricevuta fiscale o scontrino di cui si consiglia di fare subito una fotocopia perché le carte termiche degli scontrini possono scolorirsi con il tempo).Le clausole inserite da professionisti in contratti o condizioni generali di contratto con i consumatori che limitano la durata della garanzia legale o la escludono possono integrare clausole vessatorie ai sensi dell’articolo 33, comma 2, lettera b), del Codice del Consumo.

5. Obblighi del venditore
Il venditore deve:
•prendere in consegna il prodotto difettoso per verificare se il malfunzionamento dipenda o meno da un vizio di conformità. In particolare: (i) per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla data di consegna del prodotto la verifica è sempre a carico del venditore in quanto si presume che esistessero al momento della consegna; (ii) successivamente, nel solo caso in cui il malfunzionamento non dipenda da un vizio di conformità, può essere chiesto al consumatore il rimborso del costo – ragionevole e preventivamente indicato – che il venditore abbia sostenuto per la verifica;
•riscontrato il vizio di conformità, effettuare la riparazione o la sostituzione del bene entro un congruo tempo dalla richiesta e senza addebito di spese al consumatore.

6. Differenza tra garanzia legale e garanzie convenzionali
Le garanzie convenzionali, gratuite o a pagamento, offerte dal produttore o dal rivenditore, non sostituiscono né limitano quella legale di conformità, rispetto alla quale possono avere invece diversa ampiezza e/o durata. Chiunque offra garanzie convenzionali deve comunque sempre specificare che si tratta di garanzie diverse e aggiuntive rispetto alla garanzia legale di conformità che tutela i consumatori.

7. I poteri di intervento dell’Antitrust
I comportamenti di rivenditori o produttori che inducano in errore il consumatore sull’esistenza o sulle modalità di esercizio della garanzia legale di conformità, ovvero ne ostacolino l’esercizio stesso possono costituire pratiche commerciali scorrette, vietate e sanzionate dal Codice del Consumo. In tal caso, l’Antitrust può intervenire, a tutela del consumatore, accertando la violazione, imponendo la cessazione della condotta contraria alla legge, sanzionando i soggetti responsabili fino a un massimo di 5.000.0000 euro. L’Antitrust può anche accettare impegni dell’impresa, senza accertare alcuna infrazione, se essi hanno un impatto positivo per i consumatori. Non può invece risolvere le singole controversie. Infine, l’Autorità può accertare la vessatorietà di clausole inserite in contratti o condizioni generali di contratto tra professionisti e consumatori che limitano la durata della garanzia legale di conformità o la escludono del tutto, disponendo l’adozione di misure per informare adeguatamente i consumatori.

8. A chi rivolgersi
L’Antitrust ha un numero verde (800166661) attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14, per richiedere chiarimenti. Per le segnalazioni all’Autorità occorre invece compilare il modulo disponibile nella sezione ‘Consumatore’ del sito www.agcm.it, e inviarlo direttamente via internet in formato elettronico, oppure via fax al numero 0685821256, o via posta all’indirizzo: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Piazza Verdi, 6/a – 00198 Roma.

l’articolo potrebbe non essere aggiornato, per la versione aggiornata collegarsi qui

Fonte articolo agcom

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Tecnici Riparatori Installatori

Su www.trie.it  troverete tutto quello che vi serve per quello che riguarda il mondo dell’elettronica

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Carte dei servizi

Ai sensi della delibera n. 179/03/CSP, relativa alla direttiva generale in materia di qualità e carte dei servizi di telecomunicazioni, i Fornitori di Servizi di Comunicazione Elettronica sono tenuti a pubblicare, sui propri siti WEB:
• le carte dei servizi;
• i resoconti semestrali e annuali sui risultati di qualità del servizio raggiunti;
• le relazioni annuali in materia di qualità dei servizi, contenenti gli indicatori, i metodi di misurazione, gli standard generali fissati per tali indicatori e gli effettivi risultati conseguiti nell’anno solare di riferimento.

Al fine di consentire agli utenti un primo confronto diretto tra i dati relativi alla qualità pubblicati dai vari Operatori, l’Autorità mette a disposizione ed aggiorna, per ciascun comparto, la lista dei collegamenti ipertestuali alle pagine WEB dove ogni operatore ha reso accessibili le predette categorie di informazioni sulla qualità e carte dei servizi.

I comparti considerati sono quelli relativi ai servizi di:
• telefonia vocale fissa (Delibere n. 254/04/CSP e  n. 79/09/CSP)
• comunicazioni mobili e personali (Delibere n. 154/12/CONS e n. 79/09/CSP)
• televisione a pagamento (Delibera n. 278/04/CSP)
• accesso a Internet da postazione fissa (Delibere n. 131/06/CSP e n. 244/08/CSP)

Con tale iniziativa, si vuole, inoltre, offrire agli utenti anche l’opportunità di segnalare alla Direzione Tutela dei Consumatori dell’Autorità qualsiasi tipo di problema o irregolarità riscontrati sia nell’accesso a tali documenti di qualità sia in merito al loro contenuto. Si invitano dunque gli utenti a collaborare con l’Autorità stessa inviando qualsiasi osservazione o suggerimento, in materia, al Contact Center dell’Autorità o direttamente all’indirizzo di posta elettronica  dirtutelaconsumatori@agcom.it.

Per accedere direttamente alle liste di ciascun comparto, organizzate in ordine alfabetico per operatore, utilizzare i seguenti collegamenti ipertestuali.

Telefonia vocale fissa
Comunicazioni mobili e personali
Televisione a pagamento
Accesso a Internet da postazione fissa

Pagina informativa in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori componenti il

Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU)

L’articolo potrebbe non essere aggiornato, per leggere la versione aggiornata collegarsi qui

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La Fibra Ottica

Le fibre ottiche sono filamenti di materiali vetrosi o polimerici, realizzati in modo da poter condurre al loro interno la luce (propagazione guidata), e che trovano importanti applicazioni in telecomunicazioni, diagnostica medica e illuminotecnica.

Le fibre ottiche sono classificate come guide d’onda dielettriche basate sulla disomogeneità del mezzo il cui nucleo è sede del campo elettromagnetico. Esse, in altre parole, permettono di convogliare e guidare al loro interno un campo elettromagnetico di frequenza sufficientemente alta (in genere in prossimità dell’infrarosso) con perdite estremamente limitate. Vengono comunemente impiegate nelle telecomunicazioni come mezzo trasmissivo di segnali ottici anche su grandi distanze ovvero su rete di trasporto e nella fornitura di accessi di rete a larga banda cablata (dai 100 Mbit/s al Tbit/s usando le più raffinate tecnologie WDM).

Disponibili sotto forma di cavi, sono flessibili, immuni ai disturbi elettrici ed alle condizioni atmosferiche più estreme, e poco sensibili a variazioni di temperatura. Hanno solitamente un diametro di rivestimento (cladding) di 125 micrometri (circa le dimensioni di un capello) e pesano molto poco: un chilometro di fibra ottica pesa meno di 2 kg[1], esclusa la guaina che la ricopre.

Viene ampiamente utilizzato per la trasmissione dati comuni, per gli impianti antincendio, per gli impianti tv e tanto altro, è considerato un metodo estremamente stabile e potente.

Negli ultimi anni le compagnie telefoniche, in italia Telecom Italia ha provveduto in modo gratuito e cioe senza gravare direttamente sulle bollette dei propri clienti ad ampliare la propria rete verso la sua clientela servendo le città con la fibra ottica.

Ad oggi è possibile più di ieri poter connettere periferiche quali tv o altro alla rete del proprio gestore e quindi utilizzare internet per navigare o addirittura per vedere filmati o ascoltare musica o addirittura per aggiornare il software del nostro apparecchio in modo del tutto autonomo.

*Alcune parti sono fonte Wikipedia, l’enciclopedia libera.

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